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Wandeth Van Grover, MPH

Il Corpus Ippocratico


Per molti secoli le spiegazioni delle malattie non si sono basate sulla scienza, ma sulla religione, la superstizione e il mito. Il Corpus Ippocratico è stato un primo tentativo di pensare alle malattie, non come punizione degli dei, ma come uno squilibrio dell'uomo con l'ambiente. Sebbene non fosse sofisticato per gli standard odierni, è stato un importante passo avanti. Considerando la possibilità che la malattia fosse associata a fattori ambientali o squilibri nell'alimentazione o nei comportamenti personali, il Corpus ha anche aperto la possibilità di intervenire per prevenire la malattia o curarla.


Il Corpus considerava la malattia come uno squilibrio nelle forze naturali o uno squilibrio negli umori (o fluidi): malinconia, catarro, bile e sangue. La salute dipendeva da un giusto equilibrio di questi umori. Sebbene grezzo, questo concetto di umorismo ha fornito una sorta di motivazione per comprendere la salute e la malattia. I medici greci prescrivevano cambiamenti nella dieta o nello stile di vita e talvolta preparavano farmaci o eseguivano interventi chirurgici. Un eccesso di sangue umoristico, ad esempio, divenne il motivo del salasso, pratica seguita da secoli (senza alcuna prova della sua efficacia).


Nonostante i contributi del Corpus, il progresso medico e scientifico in Europa è stato arrestato per diversi secoli. La popolazione crebbe e le città divennero densamente popolate, ma c'era poca attenzione allo smaltimento dei rifiuti e ai servizi igienico-sanitari. Questi fattori pongono le basi per malattie endemiche ed epidemie periodiche.

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